Milano Unica è una fiera dedicata al settore tessile, in cui sono presenti i più importanti brand per qualità del servizio, innovazione e tradizione.
La “rivoluzione sostenibile” ha ridefinito i parametri di competitività delle imprese tessili: fattori come il risparmio energetico, la riduzione di sostanze pericolose e la formalizzazione dei requisiti di sicurezza sul lavoro condizionano e rappresentano la reputazione dei brand e la qualità dei prodotti.
Così all’interno degli stand viene dato maggior rilievo alle imprese che mostrano un alto impegno nell’innovazione dei processi chimico-tessili e – come spiega il Presidente Botto Poala – “è occasione per fare rete e sviluppare strategie ed opportunità condivise per rafforzare il Made in Italy”.
Durante la 28a edizione svoltasi la settimana scorsa, abbiamo potuto scoprire i tessuti e le tendenze della primavera-estate 2020, con oltre 700 campioni divisi in aree tematiche costituite da fusioni trasversali tra food, musica, passato e futuro, al fine di suggerire nuovi mix di stili.
Palette giocose, richiami romantici, nuance speziate: la contaminazione culturale come spinta alla sperimentazione ed alla innovazione, attraverso un viaggio nel tempo fatto di suoni, sentori, esperienze tattili ed estetica.
Come ci ha insegnato Karl Lagerfeld, la moda è un linguaggio che interpreta la realtà ed è quantomai positivo sapere che la direzione presa dalle imprese tessili sia forte degli insegnamenti e delle ispirazioni passate in una prospettiva più alta, che aspira a consapevolezze e valori sociali forti ed attuali.